lunedì 25 giugno 2012

Alla ricerca di nuove forme di rappresentanza politica

“Ecco perché, se si vuole continuare a immaginare la possibilità di un progetto politico, si finisce inevitabilmente per ragionare sui nuovi soggetti “come se” fossero classi, oppure si parla della necessità di “inventare” nuove forme di rappresentanza. [È necessario] verificare se la rivoluzione digitale abbia generato esperienze ed esperimenti che consentano d’intuire quali potrebbero essere queste nuove forme di rappresentanza; se esse abbiano una qualche somiglianza con precedenti esperienze di democrazia diretta; e in che modo il potere economico e politico stia reagendo a queste esperienze.”

Carlo Formenti, Cybersoviet. Utopie postdemocratiche e nuovi media
 
La rivoluzione digitale ha cambiato la politica ed il modo di fare politica. In Italia è in ascesa il Movimento5Stelle che nasce e si diffonde, prevalentemente, in rete ... anche se di democratico ha ben poco. In Europa si sta affermando un nuovo movimento: il Partito Pirata, che più e meglio di chiunque altro, utilizza le potenzialità della rete coinvolgendo i cittadini alla diretta partecipazione politica. Ma la questione è: la rivoluzione digitale ha modificato le forme di democrazia diretta? Ha creato nuove forme di rappresentanza? In un certo senso si, anche se siamo ancora lontani da un cambiamento radicale, da una rivoluzione. La risposta alla domanda si chiama LiquidFeedback, il sistema inventato dai pirati tedeschi per prendere decisioni coinvolgendo, veramente, la base. Si tratta di una nuova forma di rappresentanza e di democrazia diretta che ha spiazzato il potere politico ed economico tedesco. Ci arriveremo anche noi?