lunedì 26 marzo 2012

Prospettive post-elettorali: alla ricerca del Re d’Albania

“E così il party di Andrew Stein fu l’evento epocale, e non perché era lui alla moda, ma perché la lista degli ospiti e degli sponsor  era di prim’ordine... Andrew aveva accorciato il nome da Finkelstein in Stein ed era conosciuto, oltre che per i suoi party strabilianti, per la sua elezione al Parlamento...Girava voce che il padre aveva speso 500mila dollari per la campagna elettorale. Ma nessuno che s’intendesse di politica ci credeva, dato che sarebbe bastata metà di quella somma per comprare un numero di persone in Albania sufficiente a farlo proclamare Re ... Nessuno rifiutò l’invito. Dall’inizio del pomeriggio fu tutto un susseguirsi di quelle deliziose contraddizioni e incongruenze che rendono il Radical Chic così elettrizzante.”
Tom Wolfe, Radical Chic. Il fascino irresistibile dei rivoluzionari da salotto

È tempo di campagna elettorale. È quindi tempo di strabilianti feste e festini elettorali (o simil-tali). Non partecipare significa essere out perché è il momento in cui si decide la geografia del potere cittadino che verrà. La quantità dei manifesti 6x3 e del numero degli invitati definiscono la gerarchia del potere. Più manifesti, più persone coinvolte, più soldi spesi ... più prospettive. È il momento in cui il Radical Chic si trova maggiormente a suo agio: non si rifiuta nessun invito. L’atmosfera è elettrizzante. L’8 maggio sapremo quale investimento avrà garantito la gloria, quale party avrà avuto maggior effetto, quale sarà il Re d’Albania.

sabato 17 marzo 2012

L’amicizia da Cicerone a Facebook

“Sorge a questo punto una questione un po’ difficile: se mai si debbano anteporre amici nuovi, degni di amicizia, a vecchi. Non vi deve essere sazietà nell’amicizia, quanto più è vecchia un’amicizia, tanto più deve essere cara, come quei vini che sopportano l’invecchiamento. Le vecchie amicizie sono da mantenersi al loro posto: grandissima è infatti la forza di una consuetudine antica. Ma la cosa più importante nell’amicizia è il saperci sentire pari a uno che ci sia inferiore.”
Cicerone, L’amicizia

Facebook ha cambiato il concetto di amicizia. Più che amici sono contatti, con persone che molto spesso hanno nomi inventati lì per lì.
Sebbene ci sia un gioco (mai dichiarato) a chi ha più amici (o meno amici ... per i più elitari ed integralisti della privacy), l'amicizia su facebook, almeno in senso tradizionale, non esiste.
E fin qui nulla di nuovo o particolarmente originale. Se, poi, questa nuova forma di amicizia sia un bene o un male lo lasciamo decidere ai moralisti di professione, ai saggi che sanno esattamente dov’e il giusto e l’ingiusto.
Nel frattempo mi limito a ricordare come i social network abbiano realizzato quello che il buon Cicerone aveva già immaginato: nell’amicizia non esiste gerarchia. La vera amicizia è quella in cui si è pari ... e l’amiciza sui social network è riuscita proprio in questo.