sabato 17 marzo 2012

L’amicizia da Cicerone a Facebook

“Sorge a questo punto una questione un po’ difficile: se mai si debbano anteporre amici nuovi, degni di amicizia, a vecchi. Non vi deve essere sazietà nell’amicizia, quanto più è vecchia un’amicizia, tanto più deve essere cara, come quei vini che sopportano l’invecchiamento. Le vecchie amicizie sono da mantenersi al loro posto: grandissima è infatti la forza di una consuetudine antica. Ma la cosa più importante nell’amicizia è il saperci sentire pari a uno che ci sia inferiore.”
Cicerone, L’amicizia

Facebook ha cambiato il concetto di amicizia. Più che amici sono contatti, con persone che molto spesso hanno nomi inventati lì per lì.
Sebbene ci sia un gioco (mai dichiarato) a chi ha più amici (o meno amici ... per i più elitari ed integralisti della privacy), l'amicizia su facebook, almeno in senso tradizionale, non esiste.
E fin qui nulla di nuovo o particolarmente originale. Se, poi, questa nuova forma di amicizia sia un bene o un male lo lasciamo decidere ai moralisti di professione, ai saggi che sanno esattamente dov’e il giusto e l’ingiusto.
Nel frattempo mi limito a ricordare come i social network abbiano realizzato quello che il buon Cicerone aveva già immaginato: nell’amicizia non esiste gerarchia. La vera amicizia è quella in cui si è pari ... e l’amiciza sui social network è riuscita proprio in questo.