“Onnipresenza del potere: non perché avrebbe il privilegio di
raggruppare tutto sotto la sua invincibile unità, ma perché si produce in ogni
istante, in ogni punto, o piuttosto in ogni relazione fra un punto ed un altro.
Il potere è dappertutto; non perché inglobi tutto, ma perché viene da ogni
dove. E “il” potere, in quel che ha di permanente, di ripetitivo, d’inerte, di
autoriproduttore, non è che l’effetto d’insieme che si delinea a partire da
tutta questa mobilità, la concatenazione che si appoggia su ciascuna di esse e
cerca a sua volta di fissarle [...] il potere è il nome che si dà ad una
situazione strategica complessa in una società data.”
Michel Foucault, Volontà di sapere
Un tempo c’era il “porta a
porta”. Non del bradipo Bruno Vespa, ma di un’antica campagna elettorale fatta
di rapporti umani, di contatti diretti e di volantinaggio. Nel ventunesimo
secondo esiste invece il “da bacheca a bacheca”. La battaglia politica è sui
social network.
Si fa campagna “elettorale” postando link, note e fotografie sulla bacheca, ad esempio, di Facebook. É la nuova frontiera della propaganda politica e sociale nel “regno dei nativi digitali”, dove la cultura è partecipazione e si basa sulla condivisione. Il nuovo mondo non conosce gerarchie. Il potere non è calato dall’alto ma si esercita ovunque ... è ovunque.
Addio dunque alla totalizzante “cattiva maestra televisione”, che omologa, ingloba e filtra. Oggi internet ed i social network arrivano lì dove la televisione non può e non riesce. Lì dove il filtro non basta a nascondere un messaggio sbagliato, un errore, una gaffe. Il potere è tornato ad essere onnipresente, viene dal basso, a partire da innumerevoli punti, direbbe oggi il filosofo francese Foucault.
Lo ha capito bene l’assessore al Comune di Lecce Giuseppe Ripa che è inciampato in un commento omofobo, maldestro e mediocre su Facebook e che è stato prontamente utilizzato dai suoi avversari politici e, più in generale, dal mondo della rete. Evviva il mondo 2.0 ... e Foucault naturalmente!
Si fa campagna “elettorale” postando link, note e fotografie sulla bacheca, ad esempio, di Facebook. É la nuova frontiera della propaganda politica e sociale nel “regno dei nativi digitali”, dove la cultura è partecipazione e si basa sulla condivisione. Il nuovo mondo non conosce gerarchie. Il potere non è calato dall’alto ma si esercita ovunque ... è ovunque.
Addio dunque alla totalizzante “cattiva maestra televisione”, che omologa, ingloba e filtra. Oggi internet ed i social network arrivano lì dove la televisione non può e non riesce. Lì dove il filtro non basta a nascondere un messaggio sbagliato, un errore, una gaffe. Il potere è tornato ad essere onnipresente, viene dal basso, a partire da innumerevoli punti, direbbe oggi il filosofo francese Foucault.
Lo ha capito bene l’assessore al Comune di Lecce Giuseppe Ripa che è inciampato in un commento omofobo, maldestro e mediocre su Facebook e che è stato prontamente utilizzato dai suoi avversari politici e, più in generale, dal mondo della rete. Evviva il mondo 2.0 ... e Foucault naturalmente!