Che cosa vuol dire per l’uomo di oggi farsi guidare dall’esempio del vincitore della morte, degli dèi, degli eroi, dei saggi? Vuol dire partecipare alla resistenza contro il tempo, e non soltanto contro questo tempo, bensì contro ogni tempo, il cui potere fondamentale è la paura ... L’uomo che riesce qui a strapparle terreno può imporre la sua libertà in ogni altro ambito governato dalla paura, e abbattere i giganti, la cui arma è il terrore.”
Ernst Jünger, Trattato del ribelle
Silvio Berlusconi ha annunciato che non farà un passo indietro. Aumenterà le energie per tornare più forte di prima. Non ha nessuna intenzione di abbandonare la politica. Ai poveri illusi che già festeggiavano la morte politica del Caimano comunico che la nuova frontiera della lotta politica neo-berlusconiana sarà internet: una televisione online. Non gli bastano quelle che già possiede. È da qui che il Cav. si vuole rilanciare. Mi chiedo, soltanto, ma l’Italia non era un paese di merda? Non voleva andarsene alle Maldive da dove avrebbe spedito una cartolina a tutti gli italiani? Invece no. Per questo consigliamo al Silvio nazionale la lettura del Trattato del ribelle di Ernst Jünger, che certamente non potrà essere accusato di essere né un comunista, né un magistrato, né tutti e due insieme. Siamo sicuri che già il titolo piacerà all’anima avventurosa di Silvio Berlusconi. Leggendo Jünger, Berlusconi potrà forse arrivare all’idea che l’umana grandezza va conquistata lottando, e fin qui sarà contento. Ma la lotta di Jünger prevede anche il passaggio al bosco. Lo prenda alla lettera, passi al bosco, si dia alla macchia ... e raggiungerà la divina potenza!