lunedì 19 dicembre 2011

L’Occidente senza futuro

Sono l’Occidente perché odio le emergenze e ho fatto della comodità il mio dio; perché tendo a riconoscere Dio in ogni cosa tranne che nella religione. Perché mi piace che se premo un bottone gli eventi accadono come per miracolo, ma non ammetterei mai di dover rendere omaggio a un’entità superiore; sono laico e devoto alla mia ragione. Sono l’Occidente perché detesto i bambini e il futuro non mi interessa. Sono l’Occidente perché godo di un tale benessere che posso occuparmi di sciocchezze, e posso chiamare sciocchezze le forze oscure che non controllo. Sono l’Occidente perché il Terrore sono gli altri.
(Walter Siti, Troppi Paradisi)

Nel novembre scorso viene aggredito un extracomunitario venditore di rose a Lecce. Qualche giorno da, a Firenze, vengono uccisi due senegalesi e feriti altri tre. A Torino un gruppo di persone ha dato fuoco ad un campo rom per una violenza sessuale, in realtà mai avvenuta, ad una sedicenne. Nella nostra società occidentale, viziata ed opulenta, c’è qualcosa che non va. Non so se sia necessario credere in un’entità superiore. In ogni caso è una società che non fa figli, che non ha rispetto per la natura e non riflette su come consegnare alle nuove generazioni un mondo migliore. E soprattutto: non rispetta l’altro. Sembra, quasi, che l’unica certezza sia quella della paura. Invece di vedere il Terrore nell’altro, come dice Walter Siti, dovremmo riflettere di più su noi stessi ... proviamoci, almeno a Natale.